(ASI) Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha aperto mercoledì sera l’omelia nella celebrazione in preparazione della Santa Pasqua per i parlamentari di Camera e Senato.
Nei giorni scorsi, a quegli stessi politici che affollavano i banchi della chiesa il cardinale ha lanciato un monito ben preciso, ovvero adoperarsi per l'equità sociale e per la tutela della famiglia.
Durante l'apertura dei lavori del Consiglio Episcopale Permanente il cardinale aveva detto che "il modello economico perseguito lungo i decenni dal nostro Paese è stato ed è una prodigiosa combinazione tra famiglia, impresa, credito e comunità, un insieme che va reinterpretato e rilanciato, recuperando stima nelle imprese familiari e locali, a cominciare da quelle agricole e artigianali". Bagnasco esalta poi "l'energia scaturente dai vincoli familiari, supporto indispensabile nelle emergenze, sostegno che mentre dà educa, e mentre educa non lascia mai soli".
"Anche in questo tornante stretto della vicenda nazionale - ricorda Bagnasco - sono state le famiglie a rivelarsi punto di forza che, nel momento del bisogno, hanno saputo spremere il meglio di sè e sorreggere l'intero sistema". "Andrebbe tutelata", conclude, "l'attitudine al risparmio, anche piccolo, che in certi momenti viene irriso con sufficienza per essere meglio depredato dalla cultura dello spreco, quando invece è risorsa semplice e benefica nelle fasi di congiuntura. Infine, la tenuta delle reti di prossimità e pronto intervento che, grazie anche alla provvidenza dell'otto per mille, la comunità cristiana assicura indistintamente ad utilità di tutti".
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