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(ASI) Lettere in Redazione. Milano - L'Associazione sos racket ed usura ritiene che il grave episodio di cui è stato vittima il Coordinatore Nazionale Frediano Manzi sia da inquadrarsi in un avvertimento. Ovviamente se avessere voluto ammazzarlo avrebbero colpito punti vitali e non la gamba. Una cosa è certa, che qualcuno sapeva del nuovo indirizzo di dove da poco Frediano Manzi si era spostato.
Questa è la quinta volta che cambia abitazione negli ultimi sei mesi. Evidentemente il lavoro che l'Associazione fa è scomodo, questo dimostra che le nostre inchieste fanno paura a molti, sia alla politica che alla criminalità organizzata. E indecente accostare gli unici episodi di intimidazioni di cui Frediano Manzi si è presa la responsabilità ogni qualvolta si ricevano delle minacce. Per questo motivo evitiamo ogni volta di riferire come oramai sta succedendo da mesi altre gravi intimidazioni arrivate. Non risulta veritiero il fatto che i colpi sono arrivati da una macchina in corsa, ma da una moto o un motorino che ha sparato alla spalle di Frediano Manzi. Le condizioni di salute di Frediano sono discrete, la frattura dell'osso è di natura composta. Il proiettile estratto è stato acquisito come prova dai Carabinieri. Da due giorni 24 h su 24 h il Comando dei Carabinieri di Como ha disposto la presenza dei militari dinanzi la stanza del Coordinatore Nazionale Frediano Manzi per motivi di sicurezza. Ringraziamo tutte le persone che in questi giorni ci hanno inviato centinaia di messaggi di solidarietà e ci sono stati vicini e soprattutto esponenti politici di Forza Nuova, gli unici a venirlo a trovarlo in ospedale. Associazione sos racket ed usura 340/5704369 338/7500104
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