(ASI) "La condanna in Appello a 14 anni e 9 mesi per Roggero chiude una pagina giudiziaria, ma non il senso di ingiustizia che molti percepiscono. Roggero non era un giustiziere: era un gioielliere di 72 anni, già rapinato più volte, stanco e impaurito.
Quel giorno del 2021 tre uomini armati gli sono piombati addosso. Lui ha reagito come chi non si sente più protetto: d’istinto, nel terrore. Dietro quei colpi non c’era vendetta, ma la paura nuda di chi pensa di non uscire vivo da un’altra rapina.
Non si chiede impunità, ma onestà: lo Stato non può ignorare il contesto umano e la solitudine di chi vive sotto assedio. Serve una riflessione seria sulla legittima difesa, perché un cittadino non dovrebbe mai sentirsi costretto a fare da scudo a se stesso.
La difesa valuterà il ricorso in Cassazione. Intanto, resta una domanda semplice e bruciante: chi difende chi non si sente più difeso?" Così dichiarano in una nota congiunta Luigi Cortese, Forza Nuova Piemonte e Mattia Taricco, Forza Nuova Cuneo.



