(ASI) "Ancora una volta la catena degli appalti e subappalti nel campo della logistica è utilizzata per attivare false imprese o false cooperative, che fungono da serbatoio di lavoratori, a basso costo. Una catena che serve non solo per sfruttare i lavoratori, ma anche per evadere il fisco.
Ed è infatti il meritevole lavoro della Gdf a fare emergere sistematicamente queste situazioni patologiche su cui poi interviene la magistratura, con sequestri che hanno riportato nelle casse dello Stato centinaia di milioni. 43 solo nel caso di oggi, che vede il gruppo Rhenus come committente.
Avevamo proposto al governo, con un nostro emendamento, di modificare la norma che permette di affidare appalti anche ad imprese senza sostanza economica, distinguendo in modo più preciso somministrazione di manodopera da attività di impresa, ma non ci ha dato retta.
Torneremo all'attacco, perché, nella sua attuale formulazione, l'articolo 29 c.1 del dlgs 276/2003 rende legittimo un sistema mascherato di intermediazione di manodopera, fonte di uno sfruttamento indecente di un numero rilevante di lavoratori, e non solo nella logistica".
Lo dichiarano in una nota gli esponenti del Partito democratico Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd e Arturo Scotto, capogruppo Commissione Lavoro alla Camera.



