(ASI)"Che il governo Meloni non amasse troppo il conflitto sociale lo sapevamo. Che sognasse un paese di lavoratori muti e ubbidienti, pure. Ma ora il sottosegretario leghista Claudio Durigon supera se stesso: la nuova genialata consiste nel vietare gli scioperi nei trasporti il venerdì e il lunedì. Motivazione? "Rovinano le vacanze".
Siamo alla farsa. Per questa destra, ogni occasione è buona per colpire i diritti dei lavoratori. Dopo aver precarizzato tutto il precarizzabile, tagliato salari reali e ignorato ogni protesta, ora vogliono anche decidere quando è "comodo" scioperare. Forse pensano che le rivendicazioni debbano essere protocollate il martedì, possibilmente dopo pranzo e senza disturbare troppo". Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
"Il diritto di sciopero - continua sarcastico Barbera - non è una questione di calendario balneare. È garantito dalla Costituzione. Ma per un governo che insegue le veline confindustriali e tratta le lotte sociali come fastidi per i bagnanti, ogni protesta è un problema. Anziché ascoltare le ragioni dei lavoratori, preferiscono mettere i bastoni tra le ruote a chi lotta per condizioni migliori. E poco importa se nei trasporti le condizioni sono spesso disumane: turni massacranti, contratti indegni, precarietà strutturale. L'importante è che i "ponti" non vengano turbati da treni cancellati o aerei a terra. Durigon, il Robin Hood al contrario, sempre pronto a togliere diritti ai poveri per regalarli ai potenti, si conferma fedelissimo servitore del padronato".