(ASI) Il Ministero della Salute esprime rammarico per la decisione delle Regioni di negare l'intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto attuativo relativo ai poteri sostitutivi sulle liste d'attesa.
La norma in origine già contestata dalle Regioni era stata modificata in sede di approvazione del decreto legge. Il decreto attuativo sui poteri sostitutivi è stato trasmesso alle Regioni il 6 novembre scorso: in questi cinque mesi c'è stata una interlocuzione costante e le Regioni hanno trasmesso al Ministero osservazioni che sono state recepite con leale spirito di confronto e collaborazione.
I poteri sostitutivi rappresentano una soluzione estrema in caso di gravi inadempienze fermo restando l'auspicio di tutti che a prevalere siano le buone pratiche. Diverse Regioni come Liguria, Basilicata, Lombardia, Lazio, Piemonte, Marche, Veneto, Toscana, che attuano la legge in vigore, stanno ottenendo risultati positivi. Ciò non significa che non esistano ancora sacche di inefficienza ma il più delle volte vengono effettuati i controlli soltanto dopo l'intervento dei Nas o delle troupe televisive. I poteri sostitutivi sono una garanzia in più a tutela del diritto alla salute dei cittadini, non un'ingerenza nelle competenze delle Regioni. Negare a priori questa possibilità rischia di apparire più come volontà di sottrarsi a qualsiasi forma di controllo che di difendere l'autonomia regionale.