(ASI) Terni - “La sicurezza del personale sanitario, in Umbria, è ormai un’emergenza e l’ennesima aggressione, avvenuta giovedì sera al Pronto soccorso dell’ospedale di Terni, testimonia il livello di allarme.
La scena è stata, purtroppo, quella che troppo spesso si ripete: un paziente ha iniziato ad inveire verbalmente e in maniera aggressiva, urlando con insulti nei confronti del personale in mezzo ad altri pazienti anche fragili ed anziani, anch’essi in attesa; lui era un codice minore che attendeva un esame di radiografia. Il medico in turno, e parte del personale, sentendo le urla sono prontamente accorsi per placare la situazione e porsi a difesa anche degli altri utenti in attesa. A quel punto però la persona non ha sentito ragioni, diventando sempre più aggressivo. L’epilogo è stato che il paziente ha cercato di colpire con un pugno il medico che è riuscito a schivarlo spostandosi dalla traiettoria; il fendente però è arrivato a colpire in pieno volto un'infermiera che era accanto colpendola ad un occhio con il pugno causando un trauma oculare in fase di valutazione ed un ematoma già visibile dopo pochi minuti”.“Questa situazione mette in evidenza che: i Pronto soccorso godono di un inadeguato servizio di sicurezza, nel nostro caso addirittura il poliziotto si trova in una zona distante dal pronto soccorso e soltanto per alcune ore al giorno. Se questa volta l’aggressore avesse estratto un coltello e fosse successo qualcosa di irreparabile? Serve personale della Polizia presente h 24 nei locali interni del Pronto Soccorso , a stretto contatto con personale e utenza, oltre a un adeguato piano della sicurezza interna (il DVR). Infine, ma non a discolpa degli aggressori, occorre ricondurre coerentemente questi eventi criminosi, sempre più frequenti, alla ormai insopportabile inadeguatezza del servizio sanitario nazionale. Occorrerà rivedere le priorità di questo paese, che non sono e non possono essere le armi o le guerre persino combattute per squallidi interessi che non sono di casa nostra. In tutto ciò il personale sanitario fa letteralmente miracoli, sotto organico, in taluni casi sottopagato, persino preso in giro. Ricordiamo le sviolinate in occasione della pandemia, alle quali non ha fatto seguito un bel nulla di efficace". Così in una nota la Uil Fpl Azienda ospedaliera di Terni.