(ASI) "È veramente inaccettabile che il governo Meloni abbia trasformato il nostro Paese in un porto sicuro per i criminali libici accusati di gravissimi reati contro i diritti umani. Quanto riportato dagli organi di stampa in merito alla presenza in Italia di Al -Kikli, capo di una milizia libica ricercato dalla giustizia internazionale, è estremamente grave, anche perchè sembra che il suddetto personaggio si muova da sempre liberamente e alla luce del sole sul nostro territorio, come se godesse d una sorta di immunità concessa dalle nostre autorità.
Su questa vicenda, molto simile d'altronde a quella di Al-Masri, va fatta immediatamente chiarezza. Siamo curiosi di sapere in quale modo Giorgia Meloni e Carlo Nordio si arrampicheranno sugli specchi per giustificare l'ennesima presenza in Italia di criminali, noti alla giustizia internazionale. Nel frattempo ci aspettiamo che le autorità competenti, appresa la notizia, provvedano, come previsto dai trattati internazionali di cui l'Italia è firmataria, a fermare e consegnare immediatamente Al-Kikli agli organi di giustizia internazionale, prima che a qualcuno venga in mente di rimpatriarlo con un volo di Stato". lo dichiara in una nota Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.