(ASI) Roma – “Oggi a Mirafiori per difendere il lavoro e il futuro dell’automotive. Questa mattina ero davanti ai cancelli di Mirafiori insieme ai lavoratori, ai sindacati e ai cittadini per chiedere risposte chiare e concrete sulla produzione e sull’occupazione nel settore automobilistico. Non possiamo più accettare che il governo Meloni assista inerme al tracollo industriale del nostro Paese.
Mentre la produzione crolla ai livelli della crisi Covid e migliaia di posti di lavoro sono a rischio, il governo non ha un piano per l’automotive e per il futuro di questo settore strategico. Noi invece le proposte le abbiamo. Garanzie occupazionali vincolate agli investimenti, per evitare che Stellantis e le multinazionali portino via la produzione senza alcun impegno per i lavoratori. Fondi europei per la transizione: Giuseppe Conte ha chiesto alla Commissione UE di attivare almeno 100 miliardi di euro per il Fondo Sure, per sostenere il comparto e garantire il lavoro. Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, una misura già introdotta in Spagna dalla vicepremier Yolanda Díaz e che oggi abbiamo discusso nel convegno al Museo dell’Automobile. Nel pomeriggio, al Museo dell’Automobile, abbiamo portato avanti un confronto approfondito con ricercatori universitari, centri studi sindacali e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Fim, Fiom e Uilm, tutti uniti verso un unico obiettivo: tutelare i lavoratori e rilanciare la produzione. Lo ha ribadito con forza Giuseppe Conte, sottolineando che non possiamo più permetterci investimenti senza garanzia di occupazione e senza una reale riconversione delle filiere produttive. Il governo Meloni, invece, ha scelto di destinare 800 miliardi al riarmo dell’Europa, mentre i lavoratori dell’industria automobilistica vengono lasciati senza tutele e prospettive. La crisi dell’automotive non è colpa del Green Deal, come la destra continua a raccontare. È il risultato di scelte finanziarie e industriali sbagliate che hanno sacrificato posti di lavoro per aumentare i profitti. Oggi, insieme alle sigle sindacali e ai rappresentanti politici, abbiamo ribadito che serve un vero piano industriale per il rilancio del settore. Il Movimento 5 Stelle non starà a guardare. Continueremo a lottare per il futuro di Mirafiori, per la difesa dei lavoratori e per un modello di sviluppo sostenibile e giusto”. Così in un post su Facebook il deputato torinese Antonino Iaria.