(ASI) In Italia, l’energia costa cinque volte più che negli Stati Uniti. È fondamentale che l’Italia stipuli immediatamente contratti per forniture di gas a basso costo con la Russia, affinché le sanzioni internazionali non diventino un boomerang che rischia di affossare la nostra economia.”
La crisi del settore industriale non riguarda solo la Germania, ma anche il Veneto. Confindustria ha recentemente sottolineato che, a causa della chiusura delle forniture energetiche dalla Russia, tre settori in Italia hanno registrato performance particolarmente negative: l’automotive, con un crollo del 38,8%, la siderurgia (acciaio), con un -15,6%, e la chimica, con una diminuzione vicina al -13%.
Uno degli aspetti che ha avuto un impatto maggiore sulla competitività dell’Italia e della Germania, come evidenziato dalla stessa Confindustria, è il costo dell’energia, in particolare quello legato al gas naturale, da cui deriva la maggior parte dell’elettricità prodotta nei due Paesi. È inaccettabile il divario che nel 2024 si è registrato tra i costi dell’energia elettrica negli Stati Uniti e in Italia.
“La media del prezzo di mercato del gas naturale nel 2024 è stata di 7,4 euro negli Usa a MWh, 36,3 euro in Italia, 34,4 in Europa”, ha scritto Il Sole 24 Ore.
Come possiamo competere in queste condizioni? Invito le forze politiche a riaprire, con realismo e responsabilità, un tavolo di trattativa con la Russia per l’acquisto di energia a basso costo, come avveniva in passato. Altrimenti, assisteremo alla continua discesa della nostra produzione industriale, con un conseguente impoverimento del Paese. È necessario anteporre gli interessi nazionali a qualsiasi altro interesse, soprattutto in un momento in cui la politica estera degli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, minaccia nuovi dazi sull’Europa. In caso contrario, il sistema delle sanzioni finirà per danneggiare noi e premiare i nostri concorrenti.”
Così in una nota Stefano Valdegamberi del Gruppo Misto – Regione Veneto.