(ASI) "In merito all'increscioso episodio avvenuto a Bressanone, dove un dipendente comunale ha lamentato il presunto eccessivo rumore dei bambini italiani in mensa, suggerendo che dovrebbero prendere esempio dai più disciplinati coetanei tedeschi, è giunto il momento di fermare una narrativa discriminatoria. Che riduce gli italiani a caricature rumorose e incompetenti, dipingendo invece i tedeschi come impeccabili e superiori.
Questa visione distorta e anacronistica rappresenta un'offesa inaccettabile alla dignità della nostra comunità, alimentando una visione divisiva e obsoleta, che non riflette la realtà odierna a livello nazionale e dell’Alto Adige.
L'episodio di Bressanone non è purtroppo un caso isolato. Alle fermate degli autobus sono comparsi cartelli inneggianti il terrorista altoatesino Sepp Kerschbaumer, un segnale preoccupante che riflette un problema più profondo. In alcuni ambienti altoatesini, infatti, persistono atteggiamenti non inclusivi e discriminatori. Dobbiamo interrogarci sul messaggio che viene trasmesso alle famiglie e ai giovani quando si confrontano le diverse comunità linguistiche in modo così superficiale e dannoso. È arrivato il momento di dire basta a chi, consapevolmente o meno, alimenta divisioni che non hanno posto nella società moderna. L'Alto Adige ha bisogno di un cambiamento di passo, dove tutte le comunità linguistiche siano rappresentate con equità e rispetto, senza ricorrere a paragoni tossici e offensivi.
Pretendiamo dal Comune di Bressanone scuse formali e provvedimenti chiari. Non possiamo accettare che chi opera nella pubblica amministrazione si faccia promotore di pregiudizi e stereotipi appartenenti a un passato che si deve superare. Ritengo che solo attraverso la valorizzazione delle peculiarità di ogni comunità, senza farne oggetto di paragoni dannosi, si possa costruire un Alto Adige autenticamente inclusivo e unito, entro cui ogni cittadino si senta a casa propria" - È quanto dichiarato in una nota da Marco Galateo, Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano e Assessore alla Scuola Italiana.