(ASI) "Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che prevede la messa al bando della Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca. Dopo la soppressione dei partiti di opposizione e della libertà di stampa ora viene intaccata anche la libertà religiosa. Da cittadino, prima ancora che da politico, rimango basito per l'indifferenza e l'incoerenza della politica italiana ed europea nei confronti di questi gravi fatti.
Sono queste le 'democrazie' a cui inviare le armi mandando il conto ai contribuenti italiani? Oppure i valori democratici valgono a giorni alterni, a seconda della convenienza geo-politica? La nuova legge viola la Costituzione ucraina e una serie di obblighi internazionali che lo Stato deve rispettare. Nel diritto internazionale esistono dei doppi standard di giudizio? Il provvedimento riporta alla mente non solo l'ideologia atea dell'epoca sovietica ma anche i suoi metodi per vietare la Chiesa usando accuse politiche. Tutto nel nome della libertà? Dov'e' nascosta l'Europa dei diritti?" Così in una nota Stefano Valdegamberi, Consigliere Regione del Veneto.