(ASI) "Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, continua a sostenere che 'quella tratteggiata dalla legge Calderoli è una riforma di decentramento amministrativo, più sussidiarietà'. Si tratta di una affermazione semplicemente falsa. L'autonomia differenziata non riguarda solo l'autonomia amministrativa, riguarda anche l'autonomia legislativa nelle 23 materie indicate nell'art.117, terzo comma della Costituzione.
E quindi la potestà per ogni Regione di dettare norme proprie, fatti salvi i livelli essenziali delle prestazioni laddove siano stati definiti, su materie come: la sanità, l'istruzione, le politiche attive del lavoro; le strade e ferrovie, il controllo di porti e aeroporti; la protezione civile; la produzione, il trasporto e la distribuzione di energia; l'organizzazione degli enti locali. Con un rischio enorme, per il Nord come per il Sud, di un insostenibile spezzettamento della disciplina normativa, in materie in cui sono invece necessarie politiche unitarie nazionali, quando non addirittura sovranazionali. E d'altra parte è lo stesso testo della preintesa siglata a suo tempo dalla regione Veneto e da cui si può ripartire secondo il ddl Calderoli che smentisce il presidente Zaia. Laddove, ad esempio, all'articolo 6 si dice espressamente 'Sulla base del presente Accordo sono conferite alla Regione ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa e legislativa, nelle materie indicate negli allegati". Lo scrive su X Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Pd.