(ASI) "È comprensibile che la ministra Bernini tenti una difesa d'ufficio del suo operato, certamente non facile in un governo in cui larghi settori della maggioranza spingono per lo smantellamento dell'università pubblica e l'apertura indiscriminata alle università telematiche private.
Ma di qui ad accusare di menzogna le critiche puntuali che Elly Schlein ha rivolto al governo c'è una bella distanza.
Non è forse vero che il governo ha deciso di dirottare gran parte delle risorse del PNRR verso gli studentati privati?
Che in diverse Regioni governate dalla destra si sia ripresentato il fenomeno degli studenti "idonei ma non beneficiari" di borse di studio?
Che per i prossimi due anni il governo ha parzialmente tamponato la situazione solo con i fondi PNRR e che il problema rischia di esplodere già nel 2026?
Inoltre, la ministra non risponde sulle altre questioni affrontate nella diretta Instagram di oggi.
Smentisce che è alle porte un provvedimento a favore degli atenei telematici per ridurre il numero dei docenti richiesti in rapporto agli studenti?
Che siamo alla vigilia di un pesante taglio del Fondo di finanziamento ordinario per le università pubbliche, se il governo non individuerà le risorse per coprire gli aumenti stipendiali di docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo?
Che si prepara l'introduzione di nuove figure precarie per i giovani ricercatori, con meno tutele e diritti rispetto al contratto di ricerca previsto dalla legge 79 del 2022?
Invece di improbabili accuse di menzogna alle critiche al governo, accoglieremmo con favore una smentita della ministra su questi punti molto concreti".
Lo scrive in una nota Alfredo D'Attorre, responsabile Università nella segreteria nazionale Pd.