(ASI) Roma - “Nei primi due mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono cresciute sia le denunce di infortunio (+7,2%) sia le morti (+19%). Sono numeri da insicurezza sul lavoro. O portiamo avanti una profonda riforma degli appalti e dei subappalti oppure non ne usciremo mai”. Lo ha detto la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti, in un’intervista al quotidiano La Notizia.
“Una delle vittime dell’esplosione nella centrale di Bargi era un pensionato di 73 anni con partita Iva, di altre due non si conoscono l’azienda per cui lavoravano né la mansione. Di cosa stiamo parlando? In questo primo anno e mezzo - ha ripreso - il governo si è occupato di sicurezza sul lavoro solo a tragedie avvenute. La patente a punti così com’è stata costruita nell’ultimo decreto Pnrr è ristretta al solo settore edile, tradendo quanto previsto dal Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In più, sia le forze di maggioranza sia Italia Viva hanno presentato degli emendamenti per rendere ancora meno stringente il già generoso sistema dei crediti. Così non andiamo da nessuna parte”.
“Una vera patente a punti per la qualificazione delle imprese e l’istituzione della Procura nazionale del lavoro sono fra le richieste che fin da inizio legislatura abbiamo avanzato a maggioranza e governo. In Senato abbiamo anche depositato un ddl per introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Sulla Procura il Guardasigilli Nordio, intervenendo in Parlamento, si è detto contrario. Una scelta incomprensibile. Così com’è stata incomprensibile la decisione di FdI, Lega e FI di annacquare una proposta, che io stessa avevo presentato a ottobre 2022, per introdurre l’insegnamento della cultura della sicurezza nelle scuole secondarie. Alla fine è passato il testo dei meloniani che inserisce tale insegnamento dentro il più ampio percorso di educazione civica, senza destinargli un euro. L’ennesima occasione sprecata” ha concluso Barzotti.