(ASI) “Non so quali siano i parametri che ispirano il Commissario Gentiloni e la Commissione europea, ma a me sembra abbastanza evidente che ci sia un trust sul trasporto aereo europeo da parte di Lufthansa.
Le compagnie aeree controllate da Berlino sono: Air Dolomiti, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Discover Airlines, Eurowings Europe, Lufthansa Cargo, Lufthansa CityLine, Swiss international Airlines, Edelweiss Air, AeroLogic (50%), SunExpress (50%), mentre le compagnie aeree partner più prestigiose sono: Air China, Air Canada, Egyptair, Aegean, Air India, Air New Zeland, Lot Polisch Airlines, Air Pourtugal, Air Singapore, South African Airlines, e altre. Se la Commissione europea impiega così tanto tempo a valutare la proposta di acquisto di Ita da parte di Lufthansa è perché appunto il trust è evidente e i tedeschi non vogliono cedere gli slot intercontinentali. Nel frattempo la ristrutturazione di Ita ha dato frutti positivi e l’ha portata in un equilibrio di bilancio che può rappresentare la base per lo sviluppo di un piano B da parte dello Stato italiano, con una capacità di aggregare intorno a sé altre compagnie americane e continentali, intercettare investitori privati che avevano già mostrato interesse per noi e creare un terzo polo europeo, senza avere la mortificazione di trasformare la gloriosa ex Alitalia in una low cost di altre compagnie. Occorre approfittare di questo inaccettabile ritardo per concretizzare un piano industriale alternativo che restituisca al trasporto aereo la giusta dose di sovranità. In caso contrario saremmo l’unica nazione del G7 a non avere una compagnia aerea di bandiera”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.