(ASI) Roma . – “Che Urso e Salvini siano assaliti da una forma acuta di psoriasi ogni volta che si parla di mobilità elettrica è noto. Basta vedere il contrasto a testa a bassa dell’ultimo anno al regolamento Ue che vieta la produzione di auto diesel e benzina dal 2035, messo in atto dal governo Meloni in modo spesso scomposto.
Per l’allegra brigata meloniana però anche chi sceglie l’auto elettrica oggi va blastato e punito: il fiasco totale sugli investimenti in nuove colonnine elettriche è la riprova del conclamato menefreghismo del governo sul tema. Nell'indagine conoscitiva sull'automotive in Senato oggi Unrae ha confermato come il bando del Mase per la costruzione di colonnine in aree extraurbane è andato deserto perché nessuno dei soggetti intenzionati a parteciparvi aveva i requisiti, resi ovviamente troppo stringenti dal governo. I 360 milioni del Pnrr previsti proprio per queste infrastrutture, così, sono destinati ad evaporare. A parte le colonnine in città, che saranno comunque meno di 5 mila in tutto il paese, per il resto siamo zero carbonella. Con gravi ripercussioni nel futuro prossimo anche sul turismo, perché gli stranieri che utilizzano l’auto elettrica difficilmente verranno a girovagare in un paese senza infrastrutture ad hoc. Insomma, autolesionismo su tutta la linea: il guaio poi però è che per la premier ad essere ideologici sono sempre quelli dell’opposizione”. Così in una nota il senatore M5S Luigi Nave.