(ASI) Toscana 2030, esprime la propria profonda preoccupazione per la grave carenza di personale medico al pronto soccorso dell'ospedale San Luca di Lucca.
"La situazione è inaccettabile", dichiara il Presidente di Toscana 2030, Domenico Capezzoli . "Un pronto soccorso con solo 6 medici strutturati su un organico previsto di 13 è un pronto soccorso che non può garantire un'assistenza di qualità e sicura ai cittadini. I tempi di attesa sono lunghissimi, i pazienti sono costretti a rimanere in barella per ore, e c'è un rischio concreto per la loro salute". Toscana 2030 chiede all'Asl Toscana nord ovest di intervenire immediatamente per risolvere la situazione. "È necessario assumere medici al pronto soccorso del San Luca", prosegue Capezzoli. "Inoltre, è necessario rivedere l'organizzazione. al fine di migliorare i percorsi dei pazienti e ridurre i tempi di attesa". Toscana 2030 sottolinea inoltre la necessità di potenziare la sanità territoriale, al fine di ridurre il numero di accessi al pronto soccorso. "La diagnostica breve sul territorio deve essere potenziata, in modo da evitare che i pazienti debbano recarsi al pronto soccorso per effettuare esami o visite specialistiche", conclude Domenico Capezzoli . Toscana 2030 si impegna a monitorare la situazione e a chiedere alle istituzioni competenti di intervenire con urgenza per risolvere la grave carenza di personale al pronto soccorso del San Luca.
Le nostre proposte efficaci per risolvere la carenza di personale al pronto soccorso del San Luca
In aggiunta alle proposte già presentate dai sindacati, Toscana 2030 ritiene che sia necessario adottare le seguenti misure per risolvere la carenza di personale al pronto soccorso del San Luca:
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Investire nella formazione e nella valorizzazione del personale sanitario. È necessario offrire ai medici e agli infermieri del pronto soccorso opportunità di formazione continua e di sviluppo professionale, in modo da migliorare le loro competenze e la loro motivazione.
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Creare un sistema di incentivi per attirare nuovi medici e infermieri al pronto soccorso. È necessario offrire ai medici e agli infermieri del pronto soccorso condizioni di lavoro e retributive competitive, in modo da rendere la professione più attrattiva.
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Collaborare con le università e le scuole di specializzazione per formare nuovi medici e infermieri specializzati in medicina d'urgenza. È necessario aumentare il numero di posti disponibili per i corsi di laurea e di specializzazione in medicina d'urgenza, in modo da formare un numero adeguato di medici e infermieri specializzati in questa disciplina. Queste misure, se attuate, contribuiranno a migliorare la situazione del pronto soccorso del San Luca e a garantire un'assistenza di qualità e sicura ai cittadini. In particolare, l'investimento nella formazione e nella valorizzazione del personale sanitario è fondamentale per migliorare la qualità dell'assistenza e ridurre i rischi per i pazienti. Un personale sanitario formato e motivato è in grado di fornire cure più efficaci e di gestire meglio le situazioni di emergenza. La creazione di un sistema di incentivi per attirare nuovi medici e infermieri al pronto soccorso è necessaria per rendere la professione più attrattiva e per ridurre la carenza di personale. I medici e gli infermieri del pronto soccorso svolgono un lavoro difficile e stressante, e per questo motivo è necessario offrire loro condizioni di lavoro e retributive competitive. La collaborazione con le università e le scuole di specializzazione è necessaria per formare nuovi medici e infermieri specializzati in medicina d'urgenza. La medicina d'urgenza è una disciplina complessa e richiede competenze specifiche, e per questo motivo è necessario aumentare il numero di posti disponibili per i corsi di laurea e di specializzazione in questa disciplina. Toscana 2030 ritiene che queste misure siano necessarie per risolvere la carenza di personale al pronto soccorso del San Luca e per garantire un'assistenza di qualità e sicura ai cittadini. Così in una nota Capozzoli di Toscana 2030.