(ASI) "Nella 73° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro organizzata dall'Anmil gli ultimi dati pubblicati dall'Inail ci confermano drammaticamente che continua nel 2023 l'interminabile sequenza di infortuni e morti sul lavoro.
Ogni giorno del calendario abbiamo contato in media 1577 infortuni sul lavoro e 2,7 morti bianche. Numeri che hanno coinvolto, nel dolore, quasi 400 mila lavoratori e lavoratrici e tutti i loro familiari.
Non è né una fatalità né una sequenza inevitabile di errori umani. Questa strage degli innocenti è evitabile: occorrono investimenti nelle moderne tecnologie di controllo, occorre una formazione adeguata sul posto di lavoro e non a distanza, occorre evitare turni massacranti, e una rotazione eccessiva di figure contrattuali non adeguatamente informate e formate sui rischi del lavoro che vanno a svolgere. Perché, come ha dichiarato il Presidente Mattarella "La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona"
Lo dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Partito democratico.