Alla partecipata assemblea hanno preso parte, da tutta la Lombardia, ma anche da Piemonte e Liguria, diversi esponenti della destra, sia di quella istituzionale (dirigenti e amministratori locali di Fratelli d'Italia e della Lega) che di quella radicale (appartenenti al Movimento Sociale Europeo MSE - Eurasia ed ex militanti e candidati di Casa Pound, Fiamma Tricolore e Forza Nuova), rappresentanti dell'area del dissenso no vax, del sindacato nazionale UGL, delle Forze Armate e Forze dell'Ordine, dell'Unione delle Comunità Cristiane Ortodosse in Italia, di realtà culturali fortemente identitarie come la fondazione Archivio Storico Leopardi, l'Unione Tradizionalista Italiana e il circolo Amici della Russia Imperiale. Madrina e padrino della serata due nomi storici della nobilità europea più conservatrice: la principessa toscana Costanza De' Medici di Ottajano e il principe bizantino Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi. Tutti gli intervenuti si sono detti più o meno delusi dal primo anno di governo di Giorgia Meloni, in particolare in materia di immigrazione e sicurezza, diminuzione di tasse e burocrazia, e per la completa sudditanza in politica estera alle decisioni di UE, BCE, NATO e USA. Per questo, in molti guardano, con crescente interesse, alle mosse politiche di Gianni Alemanno e del generale paracadutista Roberto Vannacci. "Io non mi occupo più di politica partitica ed elettorale, ma solo di iniziative culturali e sociali, di informazione e formazione. Non ho alcun preconcetto nei confronti di Fratelli d'Italia, anzi, ho simpatia, tanti amici ai vertici istituzionali e ancora qualche timida speranza, ma è evidente che quel 5% ed oltre di autentici patrioti italiani che crede veramente nella giustizia sociale e nella sovranità nazionale, non si sente rappresentato dalle attuali politiche di questo governo, e vuole esprime liberamente il proprio coerente pensiero" ha sintetizzato Roberto Jonghi Lavarini.