(ASI) Roma - “È ora di finirla. Stefano Bonaccini non ha pace, ma così rischia davvero di scadere nel ridicolo. Abbiamo già letto opinioni sulla stampa che ne tracciano un profilo politico non certo di livello: le ultime, ennesime, polemiche ne danno la conferma. Insomma, o Bonaccini proprio non riesce a capire oppure è in totale malafede”. “Cerchiamo di spiegargli nuovamente i fatti. Nessuno toglie o dimezza risorse alla Romagna, tantomeno il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara. Le accuse di Bonaccini sono false e strumentali: il cosiddetto decreto Caivano, che prevede misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa, alla criminalità minorile e per la sicurezza dei minori in ambito digitale, è stato finanziato con fondi non utilizzabili per interventi di edilizia scolastica e non più impiegabili per le scuole interessate dall’alluvione in quanto tutte le richieste pervenute sono state interamente e tempestivamente accolte. Non solo, e Bonaccini dovrebbe saperlo, le risorse finanziarie a copertura del citato decreto non sono classificate come spese di investimento per cui non hanno valenza pluriennale e quindi non avrebbero potuto essere mantenute in bilanci successivi a quello in corso. Quelle utilizzate per Caivano, dunque, sono risorse avanzate che sarebbero dovute tornare al MEF. Sono state quindi prontamente e intelligentemente usate per un obiettivo di grande valenza che, crediamo, dovrebbe essere sostenuto in modo bipartisan. Bonaccini - conclude Morrone - invece perde tempo ad aprire l’ennesimo scontro basato sul nulla solo per avere spazio nei media: da qui la misura davvero scarsa della sua attitudine alla buona amministrazione”.
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