(ASI) Il popolo che lotta non è mai schiavo, le conquiste dei diritti si ottengono con la mobilitazione generale degli uomini e delle donne di buona volontà e di ogni estrazione sociale. Manifestare contro i soprusi e le ingiustizie socio-economiche è un dovere civile, è l'unica speranza per dare un futuro dignitoso alla gente.
Ciò significa lottare per il bene dei siciliani e per il futuro del popolo italiano. Come giornalista sono indignato per la scarsa, pari allo zero, sensibilità delle varie istituzioni e per il vergognoso boicottaggio attuati da certi mezzi di informazione asserviti proprio a quel potere dell'usura planetaria che affama le nazioni e le popolazioni. In Sicilia sta avvenendo una straordinaria rivoluzione non solo culturale, una lotta di civiltà. Una legittima rivendicazione attuata dal Movimento dei Forconi e degli Autotrasportatori per il bene dei siciliani e dell'Italia tutta che è ignobilmente oscurata dalla "grande stampa". I politici che non hanno a cuore il bene dei propri connazionali e sono insensibili alle giuste istanze della gente commettono un reato infame contro l'umanità!!!
In un Paese che si dice democratico e civile l'ascolatre il grido di chi lotta e la voce del proprio popolo che soffre è la prima regola da rispettare.
Si ringrazia l'autore che ci ha cortesemente spedito in redazione l'ottimo, sotto ogni punto di vista, video
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione