(ASI) “Drenare 2,5 miliardi di euro dal Sud al Centronord è una chiara operazione di matrice leghista che non ci stupisce: la decisione presa dal Ministro Salvini, che rastrella dai contratti di programma e dal Pnrr le risorse inizialmente destinate al Mezzogiorno a favore del collegio elettorale naturale del proprio partito, è la chiara dimostrazione di come la Lega non abbia mai cambiato pelle.
Più che altro ci stupisce il fatto che i meridionali - fortunatamente sempre meno - continuino a votare questa formazione politica che rema contro gli interessi del Sud. Non è un caso che prima del 2018 la mancata applicazione della clausola del 34% abbia generato un taglio di fondi nel Mezzogiorno per un ammontare complessivo di oltre 840 miliardi di euro, netti. Tuttavia, trattandosi anche di fondi UE, ricordo a Salvini che il nostro Paese è stato più volte richiamato da Bruxelles proprio relativamente all’utilizzo sconsiderato della programmazione europea: addirittura il direttore generale per la Politica Regionale della Commissione Ue, Marc Lemaitre, ha minacciato il taglio dei fondi strutturali qualora dovesse persistere un utilizzo delle risorse europee solo a favore delle aree ricche del Paese. Inoltre, restiamo ancora in attesa di sapere le percentuali di risorse destinate al Sud per ciascuna delle 6 missioni del Pnrr, atteso che l’Esecutivo ha il dovere di rispettare la clausola del 40% fissata dal precedente Governo”. Così in una nota il Deputato M5S Alessandro Caramiello.