(ASI) “Lodevole l’intento di affrontare il sovraffollamento carcerario da parte del Ministro della Giustizia Nordio. Dell'utilizzo delle caserme dismesse si discute da tempo ma ovviamente l’ipotesi dovrà essere valutata insieme al Ministro e al Ministero della Difesa e al demanio.
Ma c'è un metodo molto più rapido e diretto per diminuire le presenze all'interno del carcere. In Italia vige da decenni una norma che consente per i detenuti tossicodipendenti che abbiano riportato condanne anche fino a un massimo di sei anni, di uscire dal carcere se avviati a un percorso di recupero con sanzioni alternative presso una comunità terapeutica. Questa misura viene applicata, ma da un numero troppo basso di persone. Per resistenze burocratiche, per difficoltà di varia natura che devono essere rimosse con immediatezza. Nordio può agire oggi stesso in questa direzione. Non ha bisogno di leggi nuove per far uscire dal carcere alcune migliaia di detenuti, seguendo ovviamente i percorsi previsti dalla normativa. Occorre una maggiore disponibilità da parte della magistratura che di questo si deve occupare, una piena consapevolezza delle famiglie e dei detenuti, una disponibilità delle Comunità terapeutiche. Questa strada, saggiamente indicata da decenni, viene praticata troppo poco. E, ripeto, non servono leggi nuove, al massimo la manutenzione di quelle vigenti e alcune semplificazioni burocratiche. Ma soprattutto una volontà politica e una consapevolezza culturale nella società. Le pene alternative esistono nel nostro ordinamento. Devono essere usate anche come via per l'uscita dalle droghe, che nel carcere purtroppo invece continuano a circolare”. Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.