(ASI) “Cercare capri espiatori ora negli operai, ora nei sindacati per non dover ammettere la propria incapacità di fare impresa.
Questo è diventato lo sport preferito da Marchionne che continua a farci assistere alla vendita di tappeti taroccati, come è stato per ‘Fabbrica Italia’, e a parlare di mirabolanti investimenti che non ha mai fatto”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell’IdV, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Se la Volkswagen e altri marchi europei reggono la propria percentuale di presenza sul mercato, pur essendo in grave difficoltà, la Fiat perde quote sempre più alte rispetto al calo medio del mercato. Da anni, l’azienda torinese non presenta nuovi modelli d’auto ad alto valore aggiunto e a ridotto impatto ambientale, e nel 2012 non è prevista nessuna grande novità. Sicuramente quando Marchionne se ne andrà, come ha annunciato, in Italia resteranno solo le croci degli stabilimenti già chiusi e di quelle che si appresta a chiudere. Sta al governo italiano ora non lasciarsi abbindolare dalle chiacchiere e chiedere conto piuttosto dei soldi pubblici che lo Stato ha dato alla Fiat in tutti questi anni”.