(ASI) La proposta di estendere gli incentivi fiscali, previsti per i nostri ricercatori e scienziati, anche al nostro personale medico italiano che lavora all’estero, per spronarlo a tornare nel nostro sistema sanitario rappresenta una di quelle ricette che Amsi, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia, ha da tempo suggerito al Governo.
Amsi, accanto al Movimento Uniti per Unire e all’Umem, Unione Medici Euromediterranea, sprona da tempo la politica, con il suo “Manifesto sulla Buona Sanità Internazionale”, a creare le condizioni ideali per arginare la fuga di professionisti all’estero.
Fondamentale è intraprendere un percorso di valorizzazione economica e contrattuale che non rappresenta solo un legittimo riconoscimenti per le nostre eccellenze, ma permetterebbe, in questo caso, anche di riportare a casa medici e infermieri che hanno deciso di trovare altrove la propria consacrazione professionale, in paesi che, in questo momento storico, non offrono solo retribuzioni più congrue ma anche prospettive di carriera a cui è difficile rinunciare.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia