(ASI) Perugia – La direttiva europea sulle case green rischia di intaccare fortemente il valore del patrimonio immobiliare italiano. Il governo deve far sentire al più presto la propria voce nelle sedi europee opportune.
È questo il grido d’allarme lanciato dal presidente di Confedilizia, intervistato dal Direttore responsabile di Agenzia Stampa Italia, Ettore Bertolini. L’avvocato Giorgio Spaziani Testa ha espresso tutta la sua contrarietà nei confronti di un provvedimento che giudica dannoso e dagli effetti devastanti sia per il patrimonio artistico nazionale sia per i cittadini.
La direttiva prevede di intervenire in tempi ristretti nella maggior parte degli immobili dotati di una classe energetica bassa e quindi inquinante. In nome dell’abbattimento dei consumi e della lotta al cambiamento climatico, entro il 2033 le case dovranno raggiungere almeno la classe D, per poi arrivare alla neutralità ambientale assoluta non oltre il 2050. Fanno eccezione i monumenti, gli immobili sottoposti a vincolo storico e artistico, le seconde case e quelle con una superficie inferiore ai 50 metri quadrati.
Secondo Spaziani Testa la criticità è rappresentata dall’obbligatorietà degli interventi di riqualificazione energetica. Ciò, infatti, non tiene conto delle peculiarità del nostro paese. In Italia, moltissime abitazioni sono antiche e sono amate in tutto il mondo proprio per la loro bellezza storica. Si stima che, per effetto della direttiva, saranno ben 11 milioni le case da sottoporre a ristrutturazione per un costo esorbitante di circa 540 miliardi di euro.
Spaziani Testa ha parlato di una stangata per tutti i proprietari di immobili, in una contingenza già di per sé instabile e delicatissimo per le tasche dei cittadini. Si tratta, al momento, solo di una bozza in attesa dell’approvazione definitiva da parte dell’Europarlamento.
Il presidente di Confedilizia ha affermato: “Se varata, la direttiva avrà conseguenze fin troppo negative. Trasformerà l’architettura degli immobili e in pochi potranno permettersi le spese per poter effettuare i lavori di riqualificazione energetica”.
Spaziani Testa ha quindi esortato il governo a mobilitarsi e a “farsi sentire in Europa”. Da parte sua, ha promesso battaglia: “Noi di Confedilizia combatteremo contro gli effetti gravissimi del provvedimento. Questa direttiva è sbagliata in quanto non tiene conto delle divergenze di ciascuno Stato membro dell’Ue. È necessario abbandonare imposizioni centralizzate e lasciare più potere alle legislazioni interne dei singoli Stai membri”.
Marco Sollevanti – Agenzia Stampa Italia