(ASI) L’Italia dei Valori ha votato contro la manovra del[B] governo Monti che ha scelto la via breve[/B], tassando la prima casa, aumentando le accise sui carburanti, tagliando le pensioni. E ha evitato, invece, la via giusta che prevede la tassazione dei capitali scudati e dei capitali italiani detenuti in Svizzera, l’asta delle frequenze televisive, e una vera legge del buon esempio con tagli ai privilegi e ai costi della politica.
Nel motivare il nostro ‘no’ abbiamo reso esplicita anche[B] la differenza tra l’impresentabile governo Lega-Berlusconi con questo esecutivo[/B], composto da professionisti. Ma chiediamo alla ministra Fornero e al presidente del Consiglio Monti, perché vogliono toccare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che impedisce i licenziamenti ingiustificati, proprio ora che [B]Confindustria ha dichiarato che, dal prossimo anno, salteranno quasi un milione di posti di lavoro.
In merito alla frase di Luciano Lama, citata dalla Fornero, forse la ministra non sa che oltre ai 4 milioni di giovani precari, ci sono padri e madri che vengono considerati esuberi, che sono in cassaintegrazione o in mobilità e che vengono licenziati. E’ il risultato delle misure adottate dal governo Lega-Berlusconi[/B], che ha colpito sia i figli che i genitori, persone perbene che lavorano. E troviamo intellettualmente disonesto e incomprensibile accanirsi contro il mondo del lavoro.
L’IdV ha presentato le sue proposte per ridisegnare il mercato del lavoro, in modo da cancellare tutte le forme di precarietà, abrogare l’articolo 8 della manovra del governo Berlusconi e in modo che si faccia dell’apprendistato il vero contratto di assunzione a tempo indeterminato. Quindi, ci auguriamo che il governo Monti eviti di buttare benzina sul fuoco, innescando uno scontro sociale proprio con la proposta di norme sui licenziamenti facili.
Di Pietro difende l'art. 18 e la dignità del lavoratore
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