(ASI) “Lo stralcio dell'articolo 10 della legge sulla concorrenza era una decisione che doveva essere presa già prima dal governo Draghi. L’avevamo chiesto proponendo di aprire una trattativa non stop per ascoltare le ragioni tutti quelli che fanno servizio pubblico, sia come taxi che come noleggio con conducente. Occorreva una trattativa vera, non degli incontri di facciata.
Anche nell'epilogo del governo Draghi la vicenda è stata letta in modo distorto. Addossando ai taxi una responsabilità che non hanno. Perché il governo ascoltava Uber e non ascoltava fino ai massimi livelli altre categorie del lavoro autonomo? Non bisogna mettersi in ginocchio di fronte alle grandi piattaforme che sostanzialmente sfuggono al pagamento di tasse adeguate, mentre lavoratori autonomi ed artigiani vengono bombardati in ogni modo da adempimenti fiscali e contributivi. Lo stralcio dell'articolo 10 andava fatto prima. Giudichiamo ovviamente positiva la decisione odierna e il voto in commissione e rivendichiamo la nostra proposta di ascoltare le categorie che vivono e lavorano sulle strade. Si tratta della fatica della democrazia. Le proteste sono la conseguenza del mancato ascolto. Non si può invertire l'ordine dei problemi. Noi ascolteremo chi lavora al servizio del cittadino e realizzeremo una riforma per garantire i diritti di ciascuno, una modernizzazione del servizio, rispettando anche le aspettative dell'utenza”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri