(ASI) "L'evento odierno arriva al momento giusto per lanciare un segnale di ottimismo, fiducia e coraggio nelle scelte che dovremo adottare per superare la crisi.
La scelta dei luoghi è significativa: l'Italia, primo Paese di destinazione d'Europa per numero di passeggeri; la Liguria, prima regione italiana per numero di crocieristi; Genova, da cui nell'estate del 2020 è partita la prima nave dopo lo stop della pandemia.
Se lo stop è avvenuto in un momento di crescita importante nel quale i porti italiani, tra cui anche Genova, si attestavano fra gli scali leader del Mediterraneo, adesso l'obiettivo comune deve essere confermare l'Italia prima destinazione per i passeggeri nel Mediterraneo, una sorta di grande piattaforma crocieristica, agevolata anche dalla sua conformazione, con scali non più legati solo al traffico merci ma anche al turismo".
Ha aperto così oggi la Viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova il suo saluto al Clia European Summit in corso a Genova al Palazzo Ducale.
"In questo periodo difficile", ha proseguito Bellanova, "il settore crocieristico ha saputo dimostrare resilienza e capacità di innovazione, elementi fondamentali per lo sviluppo di un'economia sostenibile del turismo marittimo.
Il 2022 si annuncia come l'anno della vera ripartenza, tendenza destinata a consolidarsi nel 2023 quando il numero totale dei passeggeri dovrebbe recuperare i livelli pre-pandemia, per poi crescere a due cifre entro il 2026.
Questo grazie al lavoro di programmazione svolto dalle Istituzioni ed alla determinazione del settore, anche durante il periodo del lockdown. Lavoro che ha permesso, in un continuo confronto con i principali stakeholder, di portare avanti importanti investimenti sull'accessibilità e la capacità delle infrastrutture e sul rinnovamento delle flotte, finalizzati soprattutto ad accogliere navi da crociera sempre più grandi e sostenibili".
"In questo ambito", ha poi voluto sottolineare Bellanova, "un ruolo da protagonista è quello della cantieristica navale e nautica italiana, punta di eccellenza del Made in Italy, soprattutto nel settore esportazioni.
Crocieristica e cantieristica navale hanno saputo adattarsi e reggere alla crisi, attraverso le leve strategiche della ricerca, della sperimentazione, dell'internazionalizzazione e dell'attenzione alla filiera. Il risultato è che alcune compagnie hanno scelto proprio i cantieri italiani per la costruzione di navi da crociera tra le più grandi e tecnologicamente avanzate mai impostate".
"Se è vero che il comparto marittimo rappresenta un settore fondamentale per l'Italia, con un valore aggiunto pari al 3% del totale dell'economia nazionale", ha quindi concluso la Viceministra, "un ruolo strategico per tutto il Paese è indubbiamente rivestito dal settore crocieristico e del traffico passeggeri.
I nostri territori devono farsi trovare pronti ad accogliere nuovamente i crocieristi sia nei porti che nelle città, nei borghi e nell'entroterra, aprendo sempre più a questo tipo di turismo, grazie alla proposta di nuovi e qualificati itinerari e di nuove esperienze, penso a quelle culturali o enogastronomiche.
Per l'Italia e per l'Europa, è una sfida verso un modello di sviluppo dei porti sostenibile, per le imprese una grande opportunità di innovazione e di business".