(ASI) Pnrr, innovazione e digitalizzazione i driver essenziali per uscire dalla crisi, quella economica nel senso classico del termine.
Ma se oggi aggiungiamo anche pandemia sanitari e guerra, allora le cose si complicano, come è complicato lo scenario internazionale con le sue incognite per il prossimo futuro e soprattutto per gli stravolgimenti geopolitici in corso. Il prof. Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 e presidente della Commissione Reti e Distretti produttivi di ODCEC Napoli, intervenendo all'incontro sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al quale hanno partecipato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ed il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ha rimarcato come il conflitto in Ucraina abbia sottolineato l'importanza per il nostro Paese di tornare a guardare a quei driver di sviluppo cosiddetti sostenibili, e cioè, non legati ad una internazionalizzazione a tutti i costi. "Turismo e terziario in primis: - ha ribadito Lepre - sono ottimi driver vista la ricaduta economica sul Pil". "Ma insieme al turismo - ha poi sottolineato Lepre che tra le altre cose è notista di Italpress e dell'Agenzia Stampa Italia - siamo obbligati a parlare di carenze infrastrutturali, ricettive e di mobilità. In un regione che oggi esprime Procida Capitale della Cultura 2022, parlare di inefficienze potrebbe sembrare un danno, ma invece è una opportunità per colmare lacune che potrebbero rappresentare dei driver di sviluppo importanti nel grande calderone del Pnrr". Il noto economista ha poi continuato: "Un piano trasporti urbani ed extraurbani al passo con i tempi per la Campania rappresenterebbe la prima vera innovazione, magari poi seguita anche da un nuovo impulso dato alla grande tradizione culturale e quindi artistico museale e paesaggistica. Ma la cultura è una filiera multiforme che, se articolata nella maniera giusta, ci conduce alla promozione e valorizzazione di alcune attività produttive che rientrano nel discorso culturale in senso lato: penso all'artigianato, l'enogastronomia, settori intimamente legati sia al turismo sia alla cultura in senso generale". Nel suo intervento il prof. Lepre ha poi fatto notare: "Non è da dimenticare l'immenso driver rappresentato dal mare, dalla cosiddetta blu economy; dal settore nautico altro fiore all'occhiello del made in Naples, filiera che ancora oggi sconta criticità assurde come ad esempio la carenza di posti barca. Mi viene ancora di pensare alle Zes, che da noi non sono mai partite realmente. Il Pnrr in questo senso, può dare una sostanziosa mano, come allo stesso modo può darla impiegando parte di quella liquidità al fine di defiscalizzare, semplificare e velocizzare le procedure di cui sono vittime sacrificale le nostre imprese". Nel suo intervento lepre ha anche sottolineato i grandi sbocchi dell'artigianato e l'auspicata "creazione di un percorso delle eccellenze che dall'Antico Borgo Orefici conduca ai pastorai di San Gregorio Armeno, fino a Piazza Mercato l'antica area delle botteghe storiche con un tuffo guidato nella tradizione tra ceramisti, liutai, orafi, sarti, e i grandi mestieri che hanno segnato la storia dell'handmade". Lepre ha poi concluso: "Ma il più grande dei driver per Napoli e per la Campania attualmente è Procida Capitale della Cultura 2022, una occasione irripetibile per promuovere le nostre unicità e dare impulso sia alle aree costiere come a quelle interne attraverso percorsi turistici, culturali ed enogastronomici per garantire al turismo di massa quell'esperienza unica ed inimitabile che Napoli e l'intera regione offre".