(ASI) Dopo circa sei anni, Cgil, Uil e Cisl sono scesi nuovamente insieme in piazza per lo sciopero generale indetto contro la manovra Monti.
(ASI) Dopo circa sei anni, Cgil, Uil e Cisl sono scesi nuovamente insieme in piazza per lo sciopero generale indetto contro la manovra Monti.
In moltissime città i lavoratori dei tre sindacati hanno attuato un blocco del lavoro di tre ore per protestare contro le nuove misure imposte dal governo per uscire dalla crisi. Infatti, a seguito dell'esito negativo dell'incontro di ieri a Palazzo Chigi che ha visto protagonisti i segretari nazionali dei tre sindacati e il premier Monti, è stato fissata per oggi la data dello sciopero generale.
"L'incontro con Monti è stato sicuramente molto più deludente di quello che ci si aspettava- ha dichiarato la Camusso dopo il vertice- L'opposizione al governo circa l'indicizzazione delle pensioni, sulla casa e l'Ici mostra che questa manovra è iniqua, facendo pagare chi denuncia tutto e non chi ha di più"
I sindacati, di fronte alla volontà dell'esecutivo di non cambiare la natura strutturale dei provvedimenti e di mantenere invariati i capisaldi del pacchetto in discussione in Parlamento, hanno così deciso di adottare nuovamente insieme forme di dissenso mirante a modificare le soluzioni adottate , a loro giudizio, poco eque.
In questa ottica Susanna Camusso, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni hanno chiesto revisioni circa il nuovo modello pensionistico, in particolar modo contro l'innalzamento dell'età pensionabile e la deindicizzazione delle stesse sopra i 1.000 euro.
Nonostante la bagarre un dato rimane certo: i provvedimenti attuati dall'attuale esecutivo hanno avuto la forza di compattare di nuovo i vari fronti sindacali, i quali, si sono riuniti per contrastare con più forza i nuovi provvedimenti finaziari che, a loro avviso, colpiranno pesantemente le classi sociali più deboli.
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