Cirronis, richiesta pienamente condivisibile; abbiamo manifestato più volte perplessità per lacune del PSN in tema di bio
(ASI) Roma, - “La Commissione Europea ha evidenziato chiaramente la necessità di esplicitare e dettagliare all’interno del Piano Strategico Nazionale-PSN le modalità con le quali il nostro Paese intende adoperarsi per promuovere e incrementare la domanda dei prodotti biologici sul mercato; si tratta di una richiesta che ci trova pienamente d’accordo, anche e soprattutto in ragione del fatto che più volte abbiamo manifestato perplessità per le lacune che il Piano presentato dall’Italia manifestava in tale ambito”. Lo sottolinea Ignazio Cirronis, presidente di ANAPROBIO Italia, l’associazione nazionale dei produttori biologici della Copagri, a proposito dei contenuti delle osservazioni dell’Esecutivo comunitario sul Piano Strategico della PAC presentato dall’Italia.
“Per far sì che il biologico possa far registrare un sensibile incremento di consumi non è sufficiente limitarsi a puntare su meri incentivi destinati ai produttori bio ed erogati attraverso contributi a superficie o sotto altra forma, ma bisogna mettere in campo un ragionamento più ampio, basato su interventi strutturali che possano andare a dare risposte nel medio-lungo periodo, rafforzando le filiere biologiche e puntando sui BioDistretti, anche attraverso campagne promozionali e informative che sensibilizzino i consumatori sui molteplici benefici dell’agricoltura biologica per l’ambiente e per la salute”, prosegue il presidente di ANAPROBIO Italia, ad avviso del quale “va prestata particolare attenzione alla produzione primaria”.
“Riteniamo di particolare rilievo - aggiunge Cirronis - la necessità palesata dalla Commissione UE di mettere in moto in tempi rapidi un coordinamento tra i molteplici attori in gioco che, non solo con riferimento al PSN, possa contribuire a dare una vera svolta al comparto bio; tale azione sinergica non può prescindere dalla messa a punto e dall’adozione in tempi rapidi del Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica-PNAB, che il Mipaaf si è impegnato a varare nel 2022, e dall’individuazione di interventi strutturali che favoriscano l’abbattimento dei costi di produzione, anche con l’adozione di impianti di energia rinnovabile”.
“Solo così si potrà aumentare la già considerevole superficie biologica nazionale, pari al 16% della SAU, e indirizzare il primario verso la transizione ecologica e la svolta green prevista dagli orientamenti comunitari, che i produttori agricoli hanno iniziato a mettere in atto già da tempo; è necessario quindi continuare a lavorare, partendo dai positivi e condivisibili contenuti della recente legge sul bio, per rafforzare strutturalmente il comparto biologico, anche con un impegno verso la ricerca e la sperimentazione a supporto delle aziende bio”, conclude il presidente di ANAPROBIO Italia.