(ASI) "Continua l’accanimento contro dirigenti e militanti di Forza Nuova irriducibili nella lotta legale al Green Pass L’Italia di oggi è il Paese dei sempre nuovi paradossi, il laboratorio di un ostinato Great Reset che sembra ormai perdere colpi un po’ ovunque, la terra del (fu) Diritto, dell’antifascismo di sistema e del carcere usato come arma di ricatto per piegare i dissidenti sulla base di finte accuse fondate sul fascistissimo Codice Rocco.
Assurdo che si punti il dito contro Putin, notano in tanti, assurdo che si chieda la libertà per l’Ucraina e l’esenzione dal lasciapassare per i suoi profughi e non per gli italiani, eppure è così. Senza vergogna, è proprio così.
La persecuzione e l’accanimento contro i resistenti al sistema di controllo cinese che il Governo Draghi e certa magistratura portano avanti è giunta ormai al parossismo: da quel 9 ottobre dei 150.000 in piazza ad oggi, sono stati cinque mesi di carcerazione preventiva - con lunghi periodi di isolamento - per Fiore, Castellino, Pamela Testa, Aronica, Ursino, Lubrano, Corradetti e gli altri, di provvedimenti restrittivi contro chi, come Castellini e Bonanno Conti, non avrebbe neppure dovuto essere indagati, di indagini che, seppure ufficialmente concluse, di fatto non finiscono mai, di continui rigetti sovietici delle più che legittime istanze di scarcerazione. La Procura romana chiede e pretende l’autoscioglimento di FN.
Ci si accanisce sui reclusi, seppure innocenti, seppure “colpevoli” solo di lesa maestà nei confronti del grande sindacato collaborazionista, vassallo dell’uomo del Britannia Draghi, seppure 'colpevoli' di aver manifestato autorizzati e di non aver commesso alcuna violenza e alcun reato, se non quello di non essersi piegati alla tortura psico fisica cui sono sottoposti in spregio di ogni diritto umano e costituzionale o di aver rischiato la vita per le botte prese e per le cariche sull’uomo dei blindati di una Polizia, zeppa di infiltrati camuffati e picchiatori, degna di un regime sudamericano. Di fronte a tutto questo, gli uomini liberi di Forza Nuova, che per proclamare la propria libertà hanno rinunciato da più di due anni alle proprie bandiere e sacrificato la propria classe dirigente, ribadiscono alla stampa, collaborazionista anch’essa nella sua componente maggioritaria, che mai sono stati tentati, in perfetto accordo con la volontà dei propri fratelli detenuti, di percorrere la strada dell’autoscioglimento. Ciò non ha mai fatto parte e non fa parte dei nostri programmi. Nessuno cederà al ricatto dei Magistrati inquirenti come ci ha fatto sapere Fiore sottoposto a tortura presso il Carcere di Frosinone. I nostri progetti per il futuro, che, in linea con la nostra tradizione e la nostra storia, non mancheremo di mettere in campo, li teniamo per noi, le nostre scelte appartengono solo a noi. La Verità emergerà, e con essa la vera Giustizia, i processi, entrando finalmente nel merito dei fatti, dimostreranno l’innocenza assoluta dei nostri. Ci vorrebbero morti, tanti anche gli sciacalli in giro, ma questo non avverrà." Così in una nota stampa il Vice Segretario Nazionale di Forza Nuova, Giuseppe Provenzale.
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