(ASI) "La procedura seguita dal Governo sul supporto alla resistenza ucraina è stata pienamente rispettosa delle procedure, comprese quelle parlamentari.
Il ministro Guerini si è presentato al Copasir il giorno successivo al voto parlamentare sulla risoluzione per l’Ucraina, e dopo aver adottato l’apposito decreto interministeriale ha debitamente informato il Parlamento nella sede propria, stante la natura di riservatezza sancita sia dalla legge che dalla coerenza con analoghe modalità adottate da paesi alleati. L’audizione è avvenuta alla presenza di tutte le forze politiche, che unanimemente hanno concordato sulla procedura.
Va aggiunto inoltre che nella giornata di ieri il capo di stato maggiore, ammiraglio Cavo Dragone, è stato audito dalle commissioni parlamentari congiunte esteri e difesa .
Le evidenti ragioni di sicurezza, e le modalità di ingaggio concordate con gli alleati, hanno indotto il governo sul versante di una procedura che in ogni caso è stata rispettosa del Parlamento, e l’unita tra le forze politiche stabilita su un tema così delicato rappresenta un elemento essenziale anche a tutela dei nostri militari e operatori della sicurezza impegnati sul terreno". Così in una nota Enrico Borghi, responsabile Politiche per la Sicurezza nella Segreteria del Pd.
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