(ASI) Roma - "Un inizio vergognoso, l’Avv. Taormina e l’Avv.Trisciuoglio chiedono la garanzia della celebrazione del processo a porte chiuse per evitare la speculazione mediatica e una sentenza politica.
Non si esclude istanza di rimessione ad altro Giudice. Innanzi la I Sezione penale del Tribunale Ordinario di Roma – II Collegiale – On.le Presidente Dott.ssa Claudia Lucilla Nicchi è iniziato il processo a carico di Fiore e altri per i noti fatti del 9 ottobre 2021," "La presunta devastazione della sede sindacale della C.G.I.L.”. I famigliari dei detenuti cacciati dall’aula per le vie brevi dai Carabinieri per far posto ai giornalisti, Il pubblico bloccato all’ingresso. I processi non sono più pubblici evidentemente, ma patrimonio della stampa e delle televisioni per una condanne precostituita politicamente, da confezionare nei salotti televisivi. Durissima la reazione degli avvocati Taormina e Trisciuoglio, che hanno chiesto la celebrazione del processo a porte chiuse, per evitare la politicizzazione dello stesso e la speculazione mediatica sulla pelle degli imputati e la massima riservatezza nei confronti dei testimoni. l’Avv. Nicola Trisciuoglio precisa: “Probabilmente Roma non è la sede più adatta per la celebrazione di questo processo Esistono gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, che pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo, la sicurezza degli stessi e determinano motivi di legittimo sospetto sulla serenità dei giudicanti. Non è da scartare l’ipotesi di richiesta di rimessione del processo ad altro giudice ai sensi dell’art. 45 c.p.p. Rinviate le costituzioni di parte civili tra i quali la speculativa ed arrogante richiesta dell’A.N.P.I., al di fuori di qualsivoglia canone giuridico che con uno stantio, monotono languore reitera la favola del pericolo fascista e terroristico con toni provocatori da anni di piombo. Intanto in un paese che ha abiurato lo stato di diritto continua la custodia cautelare di Fiore in gravissime condizioni di salute (come Pamela Testa), di Castellino, di Aronica e di Lubrano. “A questa difesa non è rimasto che confidare nel garantismo della Presidente Nicchi che ha prestato attenzione alla formulata istanza di celebrazione del processo a porte chiuse, sulla quale il Giudice si pronuncerà alla prossima udienza del 28 marzo”. Così in una nota l'Avv. Nicola Trisciuoglio.