(ASI) Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro ed ora deputato del Pd, auspica che la manovra finanziaria, che il governo si appresta a presentare, sia equa: "La nostra stella polare è l'equità della manovra, in sostanza chi non ha mai pagato lo faccia per primo attraverso una patrimoniale".
Riguardo alle pensioni, Damiano sostiene vi sia da "salvaguardare coloro che hanno maturato i 40 anni di contributi, per noi come Partito Democratico quello che andrebbe fatto è un sistema di pensionamento flessibile". Sempre sul tema delle pensioni, l'ex sindacalista afferma ai microfoni dei cronisti che "il sistema pensionistico, come ha detto Monti, sia sostanzialmetne in equilibrio, che noi andremo in pensione a 67 anni, prima della Germania e della Francia, che c'è un punto molto delicato, le pensioni di anzianità, coloro che hanno maturato i 40 anni di contributi, che saranno costretti a rimanere un altro anno, 41, che agganceranno questi 41 anni all'aspettaiva di vita e quindi salirà ulteriormente, non possiamo chiedere a queste persone di rimanere per 45, 46, 47 anni al lavoro in una fabbrica da operai o da impiegati. Poi la nostra proposta è quella di un pensionamento flessibile scelto dai lavoratori". E' proprio intorno al tema delle pensioni che aleggiano vedute contrastanti all'interno del Pd, a tal proposito Damiano afferma: "Il Pd come sempre discute e anche sulle pensioni troveremo un punto di vista comune".