Draghi in questo anno di governo ha beneficiato e non poco degli scostamenti di bilancio fatti dal suo predecessore Giuseppe Conte, ora però è il caso che abbandoni il rigorismo finanziario e ne appronti uno per mettere a punto dei “ristori energetici”, da affiancare a quelli canonici per pmi e lavoratori sottoposti a restrizioni. Tutto il resto del dibattito sull’energia è pura barzelletta demagogica: a partire dal Salvini “ultrà” del nucleare, purtroppo spalleggiato spesso dal ministro della Transizione Ecologica Cingolani. Se guardiamo al futuro prossimo, per noi esso dev’essere all’insegna delle rinnovabili e non delle fonti dispendiose e pericolose del secolo passato. Col Superbonus al 110% e con le Comunità Energetiche, grazie al M5s il nostro paese la via da percorrere la ha già tracciata, per questo abbiamo dato battaglia nell’ottica del farsesco inserimento del nucleare nella tassonomia Ue. Se guardiamo all’oggi, riteniamo che l’unico modo per affrontare la tempesta energetica sia quello di mettere sul piatto sostegni adeguati, altrimenti finiamo solo per parlarci addosso, senza risolvere i problemi della gente. La demagogia energetica la lasciamo a Salvini, ma dal governo ci aspettiamo un approccio più pragmatico”. Così in una nota i senatori M5s in commissione Industria, Commercio e Turismo Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro.