(ASI) Roma - "Quando il M5S è arrivato al governo al Mise c’erano oltre 160 tavoli di crisi aperti. Da parlamentare ho seguito anche diverse crisi aziendali che in Piemonte hanno riguardato il mio territorio, una fra tante la Pernigotti, diventata la battaglia simbolo che ha unito tutti nella tutela della 'dignità del lavoro', parola a me carissima e contenuta nel decreto Dignità voluto dal M5S al Governo e dall’allora ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi di Maio, che sul fenomeno delle delocalizzazioni ha posto un primo argine.
E per questo non posso che accogliere con favore la norma anti-delocalizzazioni, sulla quale la nostra Alessandra Todde lavora da tempo". Così in una nota la presidente della commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano.
"Se fino ad oggi - osserva - si è intervenuti sui sintomi senza curare le cause del fenomeno, raggiungendo, tuttavia, apprezzabili risultati e una consistente diminuzione dei tavoli di crisi aperti al Mise, è giusto ora puntare su meccanismi di prevenzione, che permettano di rendere strutturali percorsi e soluzioni che con fatica si è cercati di trovare, insieme alle parti sociali".
Per Matrisciano "serve richiamare tutti a una maggiore responsabilità sociale per preservare non solo i grandi gruppi, che possono contare su ingenti investimenti, ma soprattutto l’indotto, composto da migliaia di piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del nostro sistema economico e che proprio a causa delle delocalizzazioni sfrenate ha pagato e continua pagarle un prezzo altissimo in termini di risorse economiche ed umane".