(ASI) Roma – “L’intesa raggiunta dalla maggioranza riguardo agli argini per le delocalizzazioni selvagge va indubbiamente nella giusta direzione, e ringraziamo la viceministra Todde che si è fatta “perno” di questo lavoro di convergenza tra le forze politiche.
La visione sposata dall’emendamento in manovra è quella che come M5s proponiamo da anni, cioè la messa a punto di un percorso con step definiti e passaggi non aggirabili per le aziende che, per qualsivoglia ragione, decidono di chiudere un sito produttivo. Gkn, Elica, Whirlpool, Gianetti, Caterpillar e tutti gli altri casi che hanno contraddistinto quest’ultimo periodo rendevano necessario un intervento. Chi decide di delocalizzare, magari dopo aver avuto lauti contributi pubblici, non può agire soltanto secondo i propri comodi. In troppe occasioni la dignità dei lavoratori è stata calpestata in modo ignobile. A fianco a questo accordo raggiunto però riteniamo che si debba lavorare già nel 2022 su meccanismi premiali per quelle imprese che decidono di lasciare le proprie produzioni sul territorio, magari con nuovi investimenti. Gli imprenditori che creano economia e posti di lavoro vanno sostenuti con ogni mezzo e con agevolazioni ad hoc. In commissione Industria al Senato è incardinato un testo di legge a firma Sergio Romagnoli, dal contenuto più che ragionevole su questo fronte: l’auspicio è che le forze di maggioranza, fresche di questo accordo in manovra, possano ragionare anche su quello. Soprattutto le grandi realtà industriali hanno spesso esigenze che vanno al di là degli aiuti che si possono dar loro. Il percorso fissato in legge di Bilancio eviterà ulteriori storture come quelle a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi: è una più che lieta novella”. Così in una nota i senatori M5s in commissione Industria, Commercio, Turismo Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro.