(ASI) L’America indiolatina è la terza regione al mondo con più disuguaglianze al suo interno dopo Nord Africa e Medio Oriente. A certificarlo il rapporto World Inequality Reportsulla disuguaglianza globale, preparato in quattro anni da più di 100 ricercatori di tutto il pianeta, che ha confermato come il 10% più ricco della popolazione concentri il 75% della ricchezza prodotta, mentre il 50% della popolazione mondiale insieme ne possiede solo il 2%.
Lo studio indica che la differenza tra i più ricchi ei più poveri in quella regione può raggiungere il 55 per cento del reddito.
Per quanto riguarda la regione in esame si evidenzia come il Brasile sia il paese con la più alta disuguaglianza, poiché il 50% più povero guadagna 29 volte meno del 10% più ricco.
I ricercatori suggeriscono di applicare un insieme di politiche pubbliche atto a ridurre le disuguaglianze, compresa l’implementazione di una tassa sui grandi patrimoni (variabile tra lo 0,6 e il 3,2%), con la quale si potrebbe catturare il 2,1% del reddito globale e dedicarlo agli investimenti nell’ambito della sanità e dell’istruzione.
Tra gli altri aspetti analizzati dai ricercatori anche la relazione tra reddito e impatto sul clima; dallo studio, infatti, risulta che il 10% più ricco è responsabile dell’emissione del 48% di anidride carbonica (CO2), mentre i più poveri rappresentano solo il 12% delle emissioni.
I ricercatori denunciano anche come nel periodo 1995-2021, la metà più povera del pianeta abbia beneficiato solo del 2,3% della crescita globale, mentre l’1% più ricco ha ottenuto una crescita del 38%.
Sempre lo studio rivela come la crescita del divario di reddito dal 1980 ad oggi, così come l’aumento del capitale di rischio, a scapito degli investimenti in beni pubblici, sia strettamente legata all’applicazione delle politiche neoliberiste.
Evidenziata anche la tendenza verso una distribuzione ineguale della ricchezza in base al genere. A tal proposito si specifica che nel periodo 2015-2020 le donne hanno contribuito solo al 35% della ricchezza generata.
In merito all’emergenza legata al Covid-19 gli studiosi hanno rilevato come la pandemia abbia causato la povertà estrema di circa 100 milioni di persone, portando quest’anno il numero di persone in questa condizione a livello globale a 711 milioni; mentre ciò accadeva, il club dei miliardari (che rappresentano lo 0,001 per cento della popolazione) nel 2020 ha concentrato il 14% del reddito mondiale, con il quale il suo patrimonio è aumentato di 3,6 miliardi di dollari.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia