(ASI) Il rinvio della sugar tax al 2023 salva oltre 5mila posti di lavoro e 180 milioni di euro di fatturato con un pesante effetto valanga sull’intera filiera.
È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente la misura contenuta nella manovra che prevede "il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax". Siamo stati i primi – sottolinea Prandini - a chiedere pubblicamente un intervento del Governo per rivedere una tassa che rischia di fermare la difficile ripresa dell’economia dopo la pandemia. La plastic e la sugar tax – sottolinea Prandini -. rischiano di avere un effetto sui costi delle imprese che sono costrette ad affrontare già pesanti rincari, dai trasporti agli imballaggi. L’obiettivo di riduzione della plastica – precisa Prandini – va perseguito nell’ottica di una visione strategica di ampio respiro con incentivi premianti per lo sviluppo e la ricerca piuttosto che con misure punitive soprattutto perché per alcune categorie di prodotto non ci sono al momento alternative. In tale ottica, sarebbe strategico – continua il presidente della Coldiretti – sostenere le filiere bioplastiche e biochemicals anche attraverso l’integrazione della ricerca pubblica e la promozione di network tecnico scientifico sui territori che porti a una filiera italiana della biochimica verde. Il sistema alimentare sta già affrontando il balzo dei costi e energetici e dei carburanti in un paese come l’Italia dove l’’85% delle merci viaggia su strada. Al rincaro dei costi energetici – sottolinea la Coldiretti – si aggiunge quello per gli imballaggi, dalla plastica all’acciaio, dal vetro fino al legno e alla carta che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.