(ASI) Perugia - “È ormai noto da tempo come la nostra regione viva una condizione di isolamento infrastrutturale che ha contribuito a porre un freno ad un suo completo sviluppo economico.
La storia dei diversi territori dimostra sempre di più come alla bellezza e alla ricchezza culturale di un luogo debba accompagnarsi una sua reale accessibilità.
Proprio l’assenza di una reale connessione con gli altri territori nel corso del tempo ha penalizzato la nostra bella Umbria e non le ha permesso di farsi conoscere come merita.
In considerazione di ciò Bella Libera Umbria da tempo si sta battendo per promuovere e dare sostegno a tutte quelle azioni che possano realmente favorire la connessione della nostra Umbria con gli altri territori rendendola realmente accessibile e fruibile dai turisti cosi come da chiunque voglia conoscerla per portare avanti qui i suoi progetti di vita.
In tale ottica la nostre battaglie per l’istituzione e ampliamento di collegamenti Frecciarossa con i nostri territori e per lo sviluppo dell’aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’ sono sotto gli occhi di tutti.
Molto bene la scelta del Comune di Perugia di continuare, per il cui il mio movimento Bella Libera Umbria si è impegnato da tempo, a mantenere la presenza nel capitale sociale dell’aeroporto San Francesco contribuendo al ripianamento delle perdite di gestione, con il versamento di una quota di 99.000 euro, non può che farci piacere.
Tale decisione che siamo oggi a votare non solo è dovuta ma lungimirante ed è oltremodo importante che già altri territori della nostra regione abbiano optato per tale soluzione; bisogna che chi non lo ha ancora fatto, degli altri comuni, aderisca all’operazione di ricapitalizzazione e rilancio dell’aeroporto San Francesco che non è lo scalo della sola provincia di Perugia ma di tutta l’Umbria.
Lo scalo umbro è sicuramente un’infrastruttura strategica per lo sviluppo economico del nostro territorio ed è funzionale all’affermazione di un’ ‘Umbria turistica’: solo un aeroporto pianamente funzionante può contribuire ad aumentare l’attrattività dei nostri territori.
Attualmente lo scalo ‘San Francesco d’Assisi’ prevede rotte verso l’Italia (Cagliari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Trapani) e verso l’Europa (Londra, Tirana, Malta, Rotterdam, Bruxelles-Charleroi), questo non è ancora sufficiente.
Tanto lavoro deve essere fatto ampliando l’offerta di rotte da e verso Hub strategici europei che possano garantire un costante afflusso di utenza da parte dei diversi territori internazionali e sostenere così gli investimenti da portare avanti per consentire al ‘San Francesco’ di essere uno scalo moderno e funzionale.
Accanto allo sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale deve essere portata avanti anche una incisiva politica di marketing territoriale che possa comunicare la bellezza dell’Umbria a livello nazionale e internazionale.
I dati delle presenze turistiche in Umbria mostrano chiaramente che in tal senso già alcune azioni efficaci sono state poste in essere; la nostra regione ha registrato in estate i numeri migliori da 9 anni a questa parte e soprattutto nel mese di agosto abbiamo avuto un incremento straordinario rispetto al 2019, cioè al periodo pre-Covid, in termini di arrivi, presenze e tempo medio di permanenza.
Tutta questa richiesta di Umbria rende ben evidente coma la nostra regione debba essere dotata di una rete infrastrutturale sempre più sviluppata che possa consentire a chi desidera di venirci a trovare di poterlo fare nel modo più semplice ed efficace possibile.
Proprio per questo la scelta di investire sull’aeroporto è quella vincente ed è auspicabile che tale azione sia seguita da altre volte a sviluppare, migliorare e rendere sempre più moderno, funzionale e collegato con tutti i territori regionali il ‘San Francesco d’Assisi’ “ Così dichiara Francesca Renda di Bella Libera Umbria sulla partecipazione del Comune di Perugia alla ricapitalizzazione dell’Aeroporto dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’.