(ASI) "Il negoziato che ha portato all’accordo storico sul PNRR nasce per ridurre le diseguaglianze e disegnare una società post Covid-19 migliore e più giusta.
Il PNRR non è nato per accrescere il business di alcuni grandi gruppi multinazionali, ma per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. Anche per il funzionamento delle istituzioni italiane, ascoltare le Regioni e gli Enti locali è un dovere assoluto del governo. La richiesta di coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, trasmessa al governo dal Presidente Fedriga su indicazione di tutti i Presidenti di Regione, merita la massima attenzione e una risposta immediata.
Non c’è tempo da perdere e non si può pensare che gli enti territoriali, che hanno una grande responsabilità nella programmazione e nell’attuazione degli investimenti, debbano essere semplicemente consultati. Sono un pezzo rilevante dello Stato, vanno coinvolti attivamente e va evitata la sovrapposizione tra la programmazione 2021-27 e gli obiettivi del PNRR. Scuola e sanità pubblica, transizione ecologica e digitale non partono annunciando bandi ma concordando il percorso con chi poi deve occuparsi degli investimenti. In Italia abbiamo oltre 40 mila plessi scolastici che vanno messi a norma, digitalizzati, messi nelle condizioni di esser aperti mattina e pomeriggio.
Sui territori, i proprietari delle scuole, dall’infanzia ai licei, che sono comuni e province sanno benissimo cosa serve ed è il caso di coinvolgerli prima. Così come è evidente in un Paese che ha più di 5.400 comuni con meno di 5 mila abitanti che il sostegno delle Regioni nel raccordo e nel coordinamento degli investimenti su trasporti, sanitá e la stessa scuola è fondamentale. Regioni ed enti locali vanno ascoltati e sostenuti perché saranno loro a dover spendere le risorse e attuare i progetti del PNRR". Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, in diretta a Sky Economia su Sky Tg24.