(ASI) Roma, - “Da ex Sindaco della mia Rapallo, conosco bene il problema e i rischi connessi, sia all’incolumità dei cittadini che vogliono camminare in campagna, magari con il proprio animale, spostarsi in automobile o in moto, ma anche per gli operatori del settore agricolo e zootecnico che subiscono danni irreversibili da parte dei cinghiali. Addirittura emblematici sono i casi avvenuti a Portofino, dove un cinghiale ha fatto capolino in cerca di cibo e a Vernazzola in spiaggia dove, tra lo stupore di bagnanti e turisti, un esemplare scorrazzava indisturbato.
Questi ungulati sono oramai una calamità che distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali con pericoli concreti per agricoltori e cittadini.
Al momento non esiste un risarcimento vero e proprio per i danni subiti da questi animali, infatti ogni regione crea e gestisce autonomamente un fondo, che ha comunque risorse limitate (e a discrezione dell’ente stesso) e che potrebbero in ogni caso non essere sufficienti a far fronte a tutte le richieste degli agricoltori ed allevatori giunte in un anno. Occorre far sì che, a livello nazionale, si crei un fondo che vada a compensare in toto le perdite, con un vero e proprio risarcimento per i danni subiti e non un forfettario indennizzo (com’è stato finora).
Un’indagine Eurispes del 2007, infatti, l’ultima considerata utile dalla Coldiretti, stimava i danni da fauna selvatica su scala nazionale intorno ai 70 milioni di euro, cifre che attualmente potrebbero risultare più alte visto l’innalzamento della popolazione di cinghiali nel Paese. E la causa maggiore viene proprio da questo ungulato. Questa mattina pertanto ho voluto dimostrare la vicinanza ad un problema, che non è solo di coloro che hanno deciso di scendere in piazza, ma di ognuno di noi” - Così il deputato ligure, Roberto Bagnasco, nel corso del suo intervento oggi sul palco della manifestazione organizzata dalla Coldiretti di fronte a Montecitorio, con una folta rappresentanza di parlamentari di Forza Italia.