(ASI) "L’ultimo rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19 per il periodo 27/12/2020 - 26/05/2021 riporta l’analisi sui dati 'osservato/atteso' (di cui alleghiamo il collegamento*). Ma cos’è l’analisi osservato/atteso?
L’analisi osservato/atteso, come si potrà leggere a pagina 24, relativa ad un sospetto evento avverso, temporalmente correlato a un farmaco o ad un vaccino, esamina a confronto il numero di casi che si 'osservano' dopo la somministrazione del prodotto con il numero di casi che ci si 'attende' nella popolazione, indipendentemente dall’utilizzo del farmaco o vaccino. Questo tipo di analisi è importante per capire se c’è una potenziale associazione statistica fra un medicinale e un evento. In sintesi, quando si osserva un numero di casi dopo la somministrazione di un medicinale inferiore al numero di casi che si sarebbe verificato indipendentemente da essa, l’associazione fra il medicinale e l’evento è improbabile e verosimilmente coincidente.
Al contrario, quando la somministrazione di un medicinale determina un numero di casi superiore a quelli che ci si aspetterebbe indipendentemente da esso, l’associazione è potenzialmente causale. L’AIFA ci dice che i Rapporti Standardizzati di Mortalità (SMR) sono riportati nelle tabelle 5 e 6 di pagina 25 e 26, specificando che il numero di decessi osservati nella popolazione vaccinata entro la prima e la seconda settimana dalla prima o seconda dose sono significativamente inferiori rispetto ai decessi attesi. E quanti sono i decessi attesi stimati? Ebbene un numero elevatissimo: ben 31.091 persone vaccinate con la prima dose e 21.574 persone vaccinate con la seconda dose, il tutto per un totale di 52.665 persone in due settimane.
Il dato oltretutto entra nel dettaglio specificando le due fasce d’età, 30-69 anni e +70 anni, fascia quest’ultima a cui vengono attribuiti il 89,76% dei decessi. In sintesi la cancellazione degli anziani, ovvero la memoria storica della nostra società. Il dato esposto balza all’occhio e pone una serie di riflessioni. Come mai l’AIFA ha stimato un parametro di decessi cosi elevato? Se lo aspetta o ha necessità di togliersi dalla responsabilità il nesso causale con il vaccino? Noi pensiamo entrambi, visto che le morti post vaccino sono crescenti e le autopsie, salvo casi eccezionali, ci dicono: 'nessun nesso causale’. Sembra oltretutto una barzelletta, in quanto la sommatoria dei dati tra uomini e donne non corrisponde al totale generale. Una cosa è certa, l’AIFA ci dice che nessun nesso causale può essere collegato al vaccino se non ci saranno almeno 52mila persone morte in due settimane. In sintesi il messaggio è chiaro: mettetevi il cuore in pace se passate a miglio vita dopo il vaccino." Lo dichiara con una nota in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.
*Collegamento rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19 per il periodo 27/12/2020 - 26/05/201
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_5.pdf
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