(ASI) “Prendiamo atto degli auspici che il ministro Bianchi ha riposto nella scuola, ma la “costruzione di una nuova normalità” necessita di specifiche indicazioni e, soprattutto, di punti fermi e concreti”. Questa la risposta del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, al ministro dell’Istruzione dopo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso in un’intervista sul futuro della scuola.
“Se parlare è facile, fantasticare non lo è da meno. I problemi però rimangono ed occorre averne piena coscienza affinché siano predisposte tutte le azioni per risolverli. Come si può ipotizzare – continua il Segretario Nazionale UGL - che a settembre, cioè tra meno di 80 giorni, vi possa essere una scuola che punta al futuro se non esiste un piano vero, concreto, dettagliato d’interventi? Se nemmeno si conoscono tutte le esigenze di edilizia scolastica? Se, ancora una volta, occorre prendere atto della mancanza di aule, laboratori, strumenti, tecnologie? Se è sotto gli occhi di tutti il funzionamento delle scuole a velocità diversa a seconda della zona? Se ancora siamo qui a richiedere la garanzia di servizi e strutture idonee per gli istituti scolastici del Mezzogiorno?”
Il Segretario Cuzzupi ha ben chiara la strada su cui muoversi per avere una scuola funzionale e inclusiva. “Il ministro parla di condivisione tra realtà scolastiche diverse, un elemento la cui importanza non si può negare, ma, forse, prima di questo occorrerebbe mettere in condizione alunni e docenti di lavorare bene. La scuola a tempo pieno, la conseguente stabilizzazione dei precari, la determinazione di un progetto realistico corredato da tempi e metodi di azione, la possibilità per i dipendenti pubblici di usufruire di norme per il pensionamento anticipato così come per i privati, aiutando, in tal modo, il necessario ricambio generazionale. Tutti questi sono temi da affrontare e risolvere con urgenza; ogni giorno di ritardo rappresenta l’ennesimo fallimento politico. Occorre strutturare - continua l’agguerrita sindacalista – una vera pianificazione con azioni precise e adeguate. Sappiamo che non è semplice, ma ci rendiamo altresì conto che più il tempo passa più si accumula ruggine su una struttura sempre più in difficoltà.
Occorre, quindi, per l’UGL Scuola un sano pragmatismo che consenta di raggiungere in maniera veloce gli obiettivi. “Lo abbiamo già detto diverse volte, i voli pindarici affascinano ma producono poco o nulla. L’UGL Scuola chiede un confronto su questi temi, in modo che venga definito il perimetro degli interventi e una calendarizzazione degli stessi. Uno sforzo intenso, ma necessario al Paese. Per questo motivo reputiamo essenziale mettere da parte ogni pregiudizio e ipocrita prospettiva. Badiamo al sodo, offriamo alla scuola, al personale scolastico, agli alunni e alle famiglie un esempio di come si possa ancora aver fiducia nelle istituzioni. Questa deve essere la vera normalità. Noi siamo pronti, noi ci siamo!”