(ASI) “Da oggi anche la Francia ha una legge per l’uso sociale dei beni confiscati alla mafia, una conquista ispirata alla legislazione italiana e portata avanti dal basso con incredibile costanza da un piccolo gruppo di attivisti guidati dal ricercatore Fabrice Rizzoli.
L’Italia su questo fronte è un modello, studiato in tutto il mondo. Da anni mi batto al Parlamento europeo per dare seguito alle proposte contenute nella mia risoluzione sul contrasto alla corruzione e criminalità organizzata approvata nella scorsa legislatura dal Parlamento europeo, affinché l'Unione europea possa dotarsi finalmente di una base giuridica comune sul reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il nostro auspicio, infatti, è quello che anche gli altri Stati membri e altre Istituzioni europee comprendano pienamente la reale pericolosità di questi fenomeni, ormai transnazionali, che non intaccano solamente l'economia legale ma anche la convivenza civile su cui si fonda l'Unione europea. L’iniziativa francese è un grande passo avanti che spero possa portare alla nascita di una rete europea di collaborazione transnazionale dei beni confiscati”, così in una nota Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.