(ASI) "Stampa e Tv tacciono su quanto pubblicato in Instagram il 6 aprile scorso dal Dott. Matteo Bassetti (di cui alleghiamo il link del post*) medico infettivologo direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova che da mesi appare sulle televisioni pubbliche.
Le dichiarazioni riportate in rete dal medico infettivologo e rivolte verso coloro che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione sono da noi ritenute gravissime, dichiara Bassetti: ‘’Chi compie atti intimidatori e violenti deve essere considerato un terrorista. Chi insulta e minaccia di morte chi è dalla parte dei vaccini deve essere perseguito dalla legge e punito duramente. Ci vogliono condanne esemplari per far capire che non si scherza su questo tema. Oggi abbiamo dei movimenti No Vax che bruciano la porta dell’Istituto superiore di sanità o mettono una bomba in un centro vaccinale. Se per gli operatori sanitari è stato introdotto l’obbligo di vaccinarsi, anche in questo caso è necessaria una legge che punisca chi prende posizione contro i vaccini. Questa gente va trattata come abbiamo trattato negli anni Settanta i terroristi. Non esiste che il web sia governato dagli anti-vaccinisti, sono movimenti anti-scientifici. Vanno fermati subito per il bene del nostro Paese e del nostro sistema sanitario.’
Se da una parte condanna le azioni terroristiche nei confronti del centro vaccinale che non possiamo altro che condividere, dall’altra parte quanto scritto ha la chiara intenzione di censurare e condannare con le medesime pene attribuite ai terroristi i medici e operatori sanitari nonchè tutti coloro che non hanno intenzione di sottoporsi alla vaccinazione. Il tema è delicato ed il contenuto della dichiarazione è agghiacciante, tenuto conto che il Dott. Bassetti è pienamente consapevole ed informato (per via della professione che svolge), che tale obbligo viola apertamente l'art. 32 della Costituzione, la risoluzione 2361 della Corte Europea ed i Diritti Internazionali derivanti dalla Convenzione di Oviedo ed il Codice di Norimberga. L’affermazione: ‘Questa gente va trattata come abbiamo trattato negli anni settanta i terroristi’, rappresenta un pericoloso campanello di allarme.
Rievocare episodi criminosi come il terrorismo può indirizzare il comportamento di alcuni soggetti verso una pericolosa deriva di tensione e disordine sociale in risposta alla pericolosa “provocazione”. Quanto dichiarato rappresenta anche una piena compressione della libertà di pensiero di ogni individuo, tant’è che anche coloro che non vogliono vaccinarsi vengono bollati come anti-vaccinisti. Tale libertà è consolidata negli ordinamenti democratici nonché riconosciuta dalle moderne costituzioni. Ad essa sono dedicati due articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. L’art. 19 stabilisce che: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”. La libertà di espressione è sancita anche dall’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall’Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848: Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. La Costituzione italiana supera l’esigua visione fornita un secolo prima dallo Statuto Albertino, che all’articolo 28 prevedeva che La Stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi. L’articolo 21 della Costituzione stabilisce che: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La Corte di Cassazione italiana ha stabilito una serie di requisiti perché una manifestazione del pensiero possa essere considerata rientrante nel diritto di cronaca, veridicità (non è possibile accusare una persona sulla base di notizie false), continenza e interesse pubblico. Costituiscono un evidente limite al diritto di cronaca anche l’onorabilità e la dignità della persona. Questo è diventato sempre più vero dopo la legge sulla privacy del 1996.
L'affermazioni: ‘Se per gli operatori sanitari è stato introdotto l’obbligo di vaccinarsi, anche in questo caso è necessaria una legge che punisca chi prende posizione contro i vaccini.’ Una chiara estensione quindi della condanna viene espressa senza mezzi termini dal Dott. Bassetti alla categoria professionale alla quale lo stesso appartiene. Coinvolge e condanna tutta quella parte di personale medico e sanitario che non ha intenzione di sottoporsi ad una vaccinazione del tutto sperimentale, in quanto si tratta di un farmaco a “monitoraggio addizionale”, i cui risultati sull’efficacia sono ancora sconosciuti. Tali dichiarazioni divergono appieno col giuramento di Ippocrate quantomeno nei seguenti aspetti:
- di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l’indipendenza della professione;
- di attenermi ai principi morali di umanità e solidarietà nonché a quelli civili di rispetto dell’autonomia della persona.
È palese che le dichiarazioni del medico riconducano al concetto di 'offesa' il quale va ricordato, si estende fino a ricomprendere al suo interno qualsivoglia espressione infamante o volgare, considerata tale non solo in relazione al suo contenuto intrinseco, ma anche in ragione del contesto nel quale essa viene pronunciata, nonché alla coscienza sociale. Ci chiediamo se la pericolosità di quanto dichiarato potrebbe configurare l’apologia di reato e istigazione a delinquere su internet? Di certo quanto dichiarato è grave, in quanto potrebbe avere la concreta capacità di provocare disordine sociale, come reazione opposta alla pesante dichiarazione di condanna che il medico ha emesso in maniera arbitraria, spogliandosi dal suo ruolo di medico e assumendo la veste di giudice. Obbligare i cittadini ad un trattamento sperimentale è un crimine, e viola i principi sanciti dell’art. 32 della Carta costituzionale che recita quanto segue: 'Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.' La dichiarazione: ‘Non esiste che il web sia governato dagli anti-vaccinisti, sono movimenti anti-scientifici’ coinvolge appieno anche la nostra Organizzazione Politica che in più occasioni si è espressa nel principio della libera scelta vaccinale da parte di ogni individuo, e che il Dott. Bassetti bolla anti-vaccinista da condannare con la medesima pena attribuita ai terroristi." Lo dichiara in esclusiva con una nota ad Agenzia Stampa Italia (ASI) il Coordinatore Nazionale del Movimento Italia nel Cuore (MIC).
*Post Instagram di Matteo Bassetti: https://www.instagram.com/p/CNSZKZfB9K-/
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