(ASI) L’obbiettivo del nuovo Governo Draghi è il raddoppio delle vaccinazioni. Si cercherà di arrivare ad un numero di 200 mila per giornata. È il Presidente del Consiglio Mario Draghi a puntare su un piano aggressivo per raggiungere il superamento del Coronavirus. Intanto in Italia il bollettino dei nuovi casi e delle morti resta preoccupante. Corrono le varianti.
I nuovi casi segnano un +17.440. Il tasso di positività si attesta intorno al 6%. Il rapporto tra il totale dei casi edi test molecolari resta invariato al 10,5%. Il numero dei decessi è in crescita, circa +192 al giorno.Da inizio pandemia le morti legate alla nuova malattia da Covid19 sono state 97.699. A fronte dei dati, il Governo a marzo agiràper il tutto per tutto. La campagna di vaccinazione sarà decisiva. Il piano insieme al nuovo DPCM vedrà la luce in questi giorni. L’obbiettivo è dunque quello di aumentare le somministrazioni quotidiane. Si va verso anche a cambi di colore per Regione a seconda dei nuovi casi, e tenendo d’occhio l’indice RT (di contagiosità). Le decisioni andranno prese di paripasso, solo con il via libera dell’Agenzia Europea del Farmaco. Intanto èprevisto l’arrivo del vaccino Johnson & Johnson per l’11 e 12 marzo. Arriveranno in Italia un numero massiccio di dosi. La stima vede 7,3 milioni nel giro di 15 giorni. Altri 19milioni nei due successivi trimestri. Sempre nel mese di marzo, Pfizer, Moderna, e Astrazeneca dovrebbero garantire 6 milioni di vaccini .
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, sta facendo pressione sull’Unione Europea per vincolare le imprese farmaceutiche agli impegni presi.L’obbiettivo del Governo è quello di coprire un certo numero di popolazione per renderla immune così da far riaprire il turismo. In vista dell’estate con 25 milioni di vaccinati le prospettive di Palazzo Chigi, sono quelle di far ripartire il Paese. Gli italiani si domandano se siano obbiettivi realistici. L’incognita infatti secondo l’opinione dell’Esecutivo, rimane il rapporto con le aziende farmaceutiche, che non avrebbero scorte di elementi primari. E ciò ha provocato fino ad ora ritardi nelle forniture. Sono stati riscontrati anche problemi da parte delle Regioni di organizzare la somministrazione vaccinale.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia